Casanova

Da: LUCA MENNA  – “Saggio Istorico  della Città e Diocesi di Carinola”- 

A cura di Adele Marini Ceraldi

Aversa, nella tipografia del ‘Reale Morotrofio’ 1848

Del Casale di Casanova di Carinola.

Questo Casale di Casanova dista dalla Centrale di Carinola circa un terzo di miglio, ed è situato quasi sotto alle falde del Massico Monte a Ponente, ed ha titolo di Parrocchia, dedicata a’santi Apostoli Pietro e Paolo, sotto la cura spirituale di un Parroco.

L’aere che quivi si respira è mediocre, ed il terreno per la maggior parte è situato sopra piccole Colline, che abbonda di vigneti ed oliveti; il suolo poi è petroso e cretaceo , perchè partecipa del vicino Monte, e perciò non produce quella rendita che danno i  terreni della pianura.

La Popolazione ascende al numero di 1430 abitanti attualmente esistenti; la denominazione generica è Casanova; ma’ perchè è diviso in tre parti, ciascuna di esse ha il nome particolare, cioè la parte di sotto, che più si approssima a Carinola è nominata Carani dalle famiglie di cognome Carani, che discesero dal distrutto Casale di S. Pietro, che in que’ tempi esisteva sul citato Monte al Canale detto le Vaglie, e si portarono ivi ad abitare nelle Case da loro stessi fabbricate, e perciò come primi abitatori tal nome gli diedero; l’altra parte che più si avvicina al Monte fu chiamata Lorenzi, e tal denominazione credesi che l’ebbe da un tal di Lorenzo, che la predominava con prepotenza, e di fatti ivi esiste un gran Casamento di proprietà della sua famiglia, nel di cui cortile si osserva nel muro una testa marmorea di un Moro, che dalla bocca scaturiva molt’acqua, che perveniva dal vicino Monte per condotti sotterranei, che si vedono distrutti, ed il corso dell’acqua non più esiste; la terza finalmente fu denominata Casanova, ch’è quella della parte di Sopra, e trasse tal nome, perchè molti del succennato Paese di S. Pietro formarono alcune Pagliaja, alli Lorenzi, ed ivi si portarono ad abitare per custodire da vicino le piantaggioni, uno di questi più aggiato in vece della Pagliaja, quivi costruir si fece una rozza Casa ; e principiò a chiamarla Casa-nova, ed ecco che col continuo dir Casanova questo Paese, che venne in seguito edificato ed aumentato, generalmente il nome trasse di Casanova, e le prime case furono fabbricate alli Lorenzi, che già è quella parte di Paese più antica. In questo Casale ne’ primi secoli della Religione Cristiana esistevano quattro Parrocchie dedicate, la prima a S. Sebastiano nel luogo detto la Creta, la seconda a S. Marciano alli Lorensi sotto le falde del Monte, la terza a S. Andrea Apostolo a’ Carani, e l’ ultima a S. Arcangelo sulla Collina di rimpetto al Monistero di S. Francesco, e perchè ivi ne’ primi tempi esisteva un Paese detto S. Arcangelo, quel Guardiano ne aveva la cura col titolo di Parroco, che conserva, per cui nelle pubbliche funzioni fa uso della Stola, e quando sì prestava ubbidienza al Vescovo se le dava il seguente titolo — Adm. Reverendus  P. Guardianus S. Francisci, et l’arochus S. Arcangeli, e così tuttavia si pratica. Distrutte queste quattro Parocchie dalle comuni calamità il Popolo fu necessitato di far edificare la Parocchia nel sito, ove presentemente esiste a tre navi a lamia a forma di Vescovado, la di cui costruzione si crede che avvenne presso i principj del XVII secolo sotto la cura de’ nostri Vescovi Monsignor de Rubris , e Monsignor Sersale, e da quest’ultimo nel 1637 fu dedicata a’ santi Apostoli Pietro e Paolo.

In questo Paese trovasi da più secoli eretta una Confraternita sotto il titolo dell’Anime Sante del Purgatorio, alla quale sono aggregati circa 50 Fratelli. Fu confermata questa con Regio Assenso de’ 18 Gennajo 1786, ……..