Casale

Da: LUCA MENNA  – “Saggio Istorico  della Città e Diocesi di Carinola”- 

A cura di Adele Marini Ceraldi

Aversa, nella tipografia del ‘Reale Morotrofio’ 1848

Del Villaggio di Casale di Carinola.

Or siccome l’ozio continuo distrugge la virtù, e produce ottusità nella mente, così una causa  Remota consuma la memoria di un fatto, e ne disperde la rimembranza. Dovendo noi far parola di questo Villaggio, e degli altri di questa Diocesi, che possiam dire, se della loro origine e fondazione se n’è del tutto la memoria perduta? Trattasi di un’antichità molto remota, e perciò disse bene il Principe della Romana Eloquenza: Nullius rei, causa remota reperiri origo potest. Vi è stato forse alcuno, che ha curato trasmettere alla posterità qualche memoria? anzi avvi taluno, che tiene presso di sè monumenti di antichità di Carinola, e tuttochè richiesto non ha voluto esibirli; che amor di Patria! Si potrebbe con Persio rimprocciare a costui, “a che giova il tuo saper, se altri non sanno, che tu sai” “Scire tuum  rihil est, nisi te scire, hoc sciat alter”. Ad ogni modo però dovendosi da noi parlar di Casale ch’è il primo Villaggio di questa Città, diremo secondo il nostro debole interdimento, che l Etimologia della parola Casale sembra derivata da Casa, e di fatti nel Villaggio denominato Vignali, ch’è antichissimo, e fu così detto per la molle vigne ivi piantate, una sola casa ne primi tempi esisteva, crebbe la Popolazione , e fu costruita l’altra parte di Paese chiamata Casale di mezzo, e quindi principiò a dirsi alli Casali. Aumentatosi in prosieguo un maggior numero d’Abitanti fu edificata l’ultima parte di Paese chiamata S. Janni, il di cui ingrandimento, debbe credersi, che segnì dopo il 1656, mentre è da sapersi, che distrutto dalla peste il Casale antico detto S. Janni a ponte Campano, quel Popolo disperso , e scampato dal contagio , si riunì cogli Abitanti di Casale, ed aumentò quest’ultima parte di Paese detta S. Janni in memoria di quello già distrutto , e si come questi tre Villaggi posti in un medesimo sito, sebbene divisi in tre parti con tre diverse denominazioni, pure furono aggregati ad una sola parrocchia sotto la cura di un Parroco, ed essendosene formato un sol Popolo, ed un sol Villaggio, ne nacque la parola generica Casale , nome che tuttavia conserva .

Questo Villaggio di Casale, che al presente contiene circa 1440 Abitanti, dista dalla centrale di Carinola circa miglia tre e mezzo, perchè trovasi edificato quasi un miglio al di sopra della Regia Strada salendo al Nord, ivi si respira aria buona, rattrovandosi situato sopra una Collina alta ed elevata, che presenta una vista mollo amena per tutta la spaziosa Campagna.  Nell’adjacenze di questo Villaggio su d’un fondo querceto de’ Signori Ciocchi di Casciano è una Grotta intagliata in masso duro della lunghezza d’un mezzo miglio, ivi scorre un’ acqua limpida e pura. Questa comunemente chiamasi Grotta Silviana, poichè vuolsi,che l’Imperadore Silvio accampatosi coll’esercito in quelle pertinenze fe’ scavare tale Grotta per aver dell’acqua. Sembra, che l’Istoria non parla di questo Silvio, e nè tampoco di questo accampamento, fuovi però un Silvio, ch’ esercitò la Carica di Proconsole nelle Gallie, ma non possiamo affermare , che sia stato in questa  Campagna; piuttosto potrebbe credersi, che la parola Silviana sia stata corrotta da Sillana, poichè Silla dopo  la guerra con Mario sbarcò in Taranto, ed attraversando la Campagna si recò nel Sannio. Potrebbe presupporsi pur anche, che questa Grotta fosse stata appellata Sillana in detestazione delle persecuzioni orribili, che Silla fece di tanti Cittadini, i quali forse per sottrarsi al furore di quello si nascondevano nelle Caverne, che non poche se ne rinvengono in questo Tenimento. L’opinione più probabile però si è, che questa Grotta fu scavata da un certo Silvio, possessore di quel fondo per aver dell’acqua onde poter inaffiare le sue piantagioni, e perciò fu chiamato grotta Silviana.

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